lunedì 13 marzo 2017

my seasons corner: stagioni e incontri che fioriscono



C'è stato un tempo, non molto lontano, in cui lavoravo al nido, circondata da piccoli bambini che muovevano
i primi incerti e buffi passi, mi gattonavano attorno, mi intrattenevano con lunghe ed articolate dissertazioni a base di suonetti e paroline, piangevano parecchio, ridevano di più.
Sul muro della classe c'era sempre un grande albero di carta, che cambiava d'abito ad ogni nuova stagione con un rito sempre uguale eppure nuovo, rassicurante come solo le cose che tornano dopo essersene andate sanno essere.



C'è stato un tempo, un po' meno lontano, in cui abitavo in una fattoria immersa nella campagna, circondata da un numero indefinito di tacchini, oche, porcellini d'india, pecore, asini, gatti e una decina di persone con cui dividevo casa, spazi, momenti, molte idee ed alcuni ideali.
In quella grande vecchia cascina noi abitavamo al piano di sopra, in quello che un tempo era il fienile. La zona giorno aveva una finestra ad arco, di quelle che partono da terra e ti arrivano poco più su dell'ombelico, facendo entrare la luce di taglio. 
Era il mio privilegiato punto d'osservazione da cui guardavo l'avvicendarsi delle stagioni: gli alberi che si spogliavano, i campi imbiancati, le gemme sul prato, e le galline a spasso coi pulcini e i frutti maturi sui rami.
In quegli anni, complici anche le due gravidanze, ho capito ancora di più quanto fosse fondamentale per me assecondare tempi e ritmi dettati dalla natura:  non opporsi per esempio a quel senso di pigra calma e raccoglimento che l'inverno suggeriva. O lasciarsi andare a  quel fermento frizzante e fertile con cui la primavera solleticava occhi, piedi e mani. 
Così come capire che ad ogni stagione il mio corpo aveva bisogno di mangiare quello che la terra in quel momento era in grado di dare. 


C'è stato poi un momento in cui ho lasciato la campagna per trasferirmi in un vecchio appartamento degli anni cinquanta vicino al centro.
Attorno a casa niente più animali da cortile e campi e alberi fuori dalla finestra. 
Mi mancava quella ciclicità in cui ero immersa prima e sentivo forte il bisogno di creare un mio rituale con cui celebrare il susseguirsi delle stagioni e restare ben ancorata al mio "qui e ora", a dispetto del tempo che passava veloce e sembrava a volte farsi beffe di me sfuggendomi dalle dita. 
Volevo scandire il tempo a passo di danza con le stagioni e fermare quell'attimo in cui sentivo nell'aria il cambiamento avvicinarsi, assaporandolo e festeggiandolo e ricreare quella finestra che dava sulla campagna e quella parete della classe in cui lavoravo al nido. 
Il ripiano di una vecchia credenza di famiglia che ora avevo nel soggiorno di casa è diventato l'angolo privilegiato per questo piccolo rito durante il quale si creano addobbi e si celebra l'arrivo della nuova stagione.


Ricordo la prima volta che ho accennato a Rita di questo mio angolo delle stagioni.
Si parlava di quanto a volte, creando contenuti in largo anticipo rispetto a quando andranno pubblicati, si perda un po' il contatto con il presente e si fatichi a ricordarsi che mese sia. 
Le dissi che anche a me era capitato di lavorare a dei contenuti natalizi in pieno agosto, cosa alquanto destabilizzante, ma mi bastava alzare gli occhi dal tavolo, gettare un 'occhiata veloce al mio angoli delle stagioni per sintonizzarmi con quel fondamentale "qui e ora" e non perdermi in un flusso di tempo indefinito. 
Quando poi mi ha chiesto di raccontare qui da lei come ricreare un angolo così è stato naturale per me ripercorrere le tappe che mi hanno portata a far diventare questo momento una tradizione per me irrinunciabile.



Da qui tutto il lungo preambolo e racconto di questo post che che continua a casa da Rita, nel suo cottage in cui sono onorata di essere ospite lungo tutto quest'anno.  
Scriverò un post per ogni stagione in cui racconterò, per immagini e spunti, come nasce e cambia a casa mia l'angolo delle stagioni.
Per invitarvi a fare altrettanto nelle vostre case, declinandolo ovviamente secondo i vostri spazi e gusti. 
Nei nostri profili su Instagram io e Rita pubblicheremo delle foto dei nostri angoli lungo tutte le 4 stagioni: #myseasonscorner sarà l'hashtag che potrete usare anche voi se vorrete unirvi a questo progetto e celebrare con noi il girotondo delle stagioni nelle vostre case.
Ogni mese selezioneremo 4 foto da raccogliere in un collage che pubblicheremo, creando così assieme una gallery che ci terrà compagnia lungo tutto quest'anno.
E ora vi saluto e vi aspetto, emozionata e felice, nel cottage di Rita.


Nelle foto di questo post alcuni scorci dei nostri angoli delle stagioni.
La prima cartolina illustrata è del bravissimo Alessandro Manna, la seconda cartolina, quella ad acquerello invece è di Francesca, che potete andare a conoscere qui a questo link.

Io invece vi aspetto nel Cottage di Rita, e poi su instagram per passeggiare nei vostri angoli primaverili!

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