giovedì 11 febbraio 2016

indovina cosa succede

Ci sono due motivi per cui ho amato questo libro. No, tre. Anzi quattro. Sono certa che entro la fine del post me ne saranno venuti in mente altri.

Primo motivo: è un silent book. Solo illustrazioni, niente parole. Tra i tipi di libri per l'infanzia, ma non solo, che preferisco.
E in questo libro le illustrazioni non ci sono nemmeno tutte. Mancano, pensate un po', i personaggi.
Non che non ci siano, ma non si vedono. Di loro ci sono solo le tracce, le impronte dei passi in casa, le orme sul terreno imbiancato dalla neve.
In casa, nelle stanze e fuori, nel giardino e oltre il cancello l'ambiente cambia al loro passaggio, scompaiono oggetti per poi ricomparire, vengono raccolte cose, altre vengono usate.
Al lettore, a cui non serve saper leggere per narrare questa storia, non resta che immergersi in questa casa, che mi piace immaginare in un piccolo paese dell'altoadige o di qualche paese scandinavo.
Muoversi nelle stanze, passare dalla camera al bagno e poi in cucina. Decifrare i movimenti, intuire le azioni, tracciare fili che uniscano i pezzi.
Il letto sfatto, i vestiti sulla sedia, le briciole sul tavolo.
Tutto fa pensare che sia mattina. Ci si alza, ci si lava e poi una buona colazione.
E poi ci sono quei passi per terra, quelle tracce, simili ma diverse, che raccontano molto.
I piedi scalzi, i calzini e poi le scarpe.
Ma non ci sono solo orme di bambino in questa storia.
E non è solo fra le mura di casa che si svolge questa storia. Si esce in giardino, e poi ancora più in là oltre il cancello. Le impronte sulla neve sembrano prenderci per mano e accompagnarci attraverso il bosco, in quella che ha più l'aspetto di una piccola grande avventura che di una "semplice " passeggiata.
E i particolari, i dettagli...che tanto amo, su cui tanto mi soffermo, qui in questa storia in cui tutto accade e nulla succede, sono i protagonisti. Messi lì, con maestria da regista di un film giallo, sono indizi preziosi, che non vanno trascurati.
Spingere l'occhio a cercare piccoli segni, a soffermarsi su un particolare per indovinare cosa succede non è forse un bellissimo esercizio di narrazione e creatività e sviluppo del linguaggio per un bambino (ma anche per un grande direi)?
Quanti stimoli dietro e dentro a qualcosa di appena solo accennato?

Questo libro mi ha incantata. La prima volta che l'ho letto è stato con i bambini, non ho voluto guardarlo prima, ho preferito che fossero proprio loro a raccontarmelo e ho voluto scoprirlo passo passo, mai espressione fu più calzante, con loro e attraverso loro. Ed è stato uno dei quarti d'ora più belli che io possa annoverare tra i nostri momenti.

Ci sono altri due motivi che lo rendono speciale ai miei occhi, uno per ognuno dei miei pupi.

Il mio bimbo piccolo, anche se sarebbe più corretto dire il più piccolo, è u gran raccoglitore e collezionista di bastoni, bastoncini, rami e ramoscelli. Non c'è passeggiata da cui rientriamo senza un bastone nuovo. a volte sono piccoli, a volte veri e propri rami. Per lui sono tesori preziosi, strumenti magici in grado di trasformarsi in qualunque cosa la sua fervente fantasia gli suggerisca.
Li teniamo in casa, raccolti in un vaso di latta i più piccoli, e in terrazza i più grandi.
E tra le pagine di questo libro non ho potuto fare a meno di vederci un po' di lui. Ma non vi dico altro per non rovinarvi la sorpresa.

E poi c'è la mia bimba grande, poetessa e filosofa, sempre calma e assorta nei suoi pensieri e ragionamenti, che mille domande si fa e spesso ancor più risposte si dà che un giorno, concisa e chiara e disarmante come sa essere ci ha spiegato la differenza tra immaginario e invisibile.
"Una cosa immaginaria c'è nella tua fantasia, lo vedi ma non esiste. Un' amica invisibile esiste ma non si vede."

Sarà un concetto banale, ovvio, scontato per chi ormai è grande e crede di avere visto tutto, di avere sempre tutto chiaro, limpido ed evidente sotto agli occhi. Ma a cinque anni, cavoli, a cinque anni è mettere un primo piede in un terreno che non è più così bambino, fare un primo passo in un'età in cui nuove consapevolezze si stendono di fronte a lei come un paesaggio imbiancato tutto da esplorare.

 Ah, un altro motivo per cui amo questo libro?
Le illustrazioni. Deliziose, semplicemente deliziose.

"Indovina cosa succede" di Gerda Muller, Babalibri edizioni.

7 commenti:

  1. Concordo con te: è un libro bellissimo! Lo prendiamo ogni tanto in biblioteca, impossibile non innamorarsene! Le bambine ci fantasticano sopra un sacco (chi va, dove va e perchè...) e seguono con il dito le impronte... perfetto in questa stagione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche noi lo prendiamo in biblioteca, anche se é uno di quei libri che vorrei tanto avere sugli scaffali di casa nostra sempre. É un infinito stimolo di creatività, ma così calmo, dolce e pacato...

      Elimina
  2. Direi che, dopo la tua recensione e le foto che mostri, entrerà a pieno titolo nel mio (lunghissimo) elenco di libri per grandi e piccini da comprare o prendere in prestito in biblioteca!
    Anche il mio ricciolino biondo è un accanito collezionista di bastoni, bastoncini e, in mancanza, pietre !!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Foto ne ho messe pure pochine, per non rovinare la sorpresa. Ti garantisco che vi farà uscire un ohhh di dolcezza e stupore. Anche qui oltre ai rami si raccolgono foglie e compagnia. Qualche settimana ho pulito il filtro della lavatrice e c'ho trovato ghiaino... Indi svuotare e controllare bene tutte le tasche! 😊

      Elimina
  3. Risposte
    1. Grazie! speriamo che duri! dopo un periodo di poco tempo e poca voglia, qusto posto aveva iniziato a mancarmi un po'.

      Elimina
  4. Finalmente siamo riusciti ad avere e "leggere" questo libro. Ci è piaciuto moltissimo, come scrivo qui (http://mammavvocato.blogspot.it/2016/05/le-letture-del-ricciolino-biondo-come.html) Grazie ancora per il prezioso suggerimento!!!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...